Cinema

L'ULTIMO INQUISITORE

L'ULTIMO INQUISITORE

C’era tanta attesa per il ritorno, dopo anni di silenzio, del regista Milos Forman. Abituati alla sua bravura e originalità ( basta ricordare “Amadeus” e "Qualcuno volò sul nido del cuculo", veri e propri capolavori ), in questo nuovo film il settantacinquenne ceco è riuscito a catturare, in appena due ore, tutto il genio di Goya e a ricostruire le atmosfere grottesche dei suoi dipinti. “L’ultimo inquisitore” non è una semplice biografia dell’artista o un noioso documentario storico dell’epoca, ma è un’opera dipinta da una mano ispirata ed esperta. La vicenda si svolge in Spagna, fra l’ultimo decennio del ‘700 e i primi dell’ 800. Il pittore Francisco Goya (Stellan Skarsgad), al massimo del suo splendore e pupillo della famiglia reale, è un valido e attento testimone di quei tempi. Attraverso le sue rappresentazioni e alle sue stampe (dette "pinturas negras"), denuncia ciò che avviene di brutale e violento durante l’Inquisizione spagnola, l’invasione napoleonica, la cacciata dei francesi da parte dell’esercito inglese guidato da Wellington e il ritorno della monarchia e del Potere Temporale della Chiesa. L’adolescente Ines (Natalie Portman), sua modella e musa ispiratrice, viene accusata ingiustamente di eresia dalla Santa Inquisizione, torturata e rinchiusa in prigione. Durante questo periodo, la ragazza subirà le ripetute violenze di Fratello Lorenzo (Javier Bartem), spietato e viscido inquisitore, che poi sparirà dalla Spagna per ben 15 anni. Ines, devastata fisicamente e psicologicamente, viene liberata e trova immediatamente l’aiuto di Goya, ormai sordo, per cercare la figlia avuta in carcere. Da questo momento in poi, il film diventa il palcoscenico di una serie di giochi di potere e strani intrecci, in cui spesso i vari personaggi si alternano, diventando accusati o accusatori. Fino al gran finale. Ottimo cast ( magistrale la Portman nel suo doppio ruolo), belle musiche, costumi e scene incantevoli, regia di alta classe. Insomma, tanti ingredienti perfetti per un gustosissimo risultato. Ennesimo regalo del grande Forman, dedicato a chi ama la storia, l’arte e l’eterna lotta al potere che prevarica sull’individuo.